Torna indietro

06 ott 2025

Resoconto della Tappa finale del Campionato Italiano di Windsurf Slalom Fin & Foil a Vieste

di Alessandro Cucciolla

 

Dal 26 al 28 settembre 2025 nel mare del Gargano, tra Vieste e Peschici, la Federazione Italiana Vela ha affidato alla Ottava Zona ed al Circolo Gargano Sailing di Manfredonia l'organizzazione della regata con l’AICW (Associazione Italiana Classi Windsurf - Ente aggregato della FIV e da questa delegata alla gestione del windsurf agonistico Italiano) valida come finale del Campionato Italiano 2025 di Windsurf Assoluto e Giovanile Slalom Fin & Foil. Il Gargano ed il suo mare, il clima di amicizia, la grande professionalità dello staff in spiaggia e in mare e la comune passione per lo sport legato al vento hanno fatto la differenza. Il Vento… per gli altri è solo aria che si sposta…per chi vive la vela, invece, è molto di più: è casa, è guida, è complice.

Nella categoria Slalom Pinna, a dominare la scena è stato l'inarrestabile Giacomo Barro, che con la sua maestria e una velocità impressionante, ha confermato il suo status di fuoriclasse, regalando momenti di pura estasi sportiva e tagliando il traguardo per primo. Dietro di lui, a dimostrazione di una tenacia invidiabile, si sono distinti Michele Laurenza, già Campione Italiano Under 20 del 2024, e Matteo Righetti, che hanno lottato fino all'ultimo bordo per conquistare il loro meritato posto sul podio.

E non poteva mancare la categoria giovanile, il futuro di questo sport. Tra i più giovani, ma già con un talento cristallino, hanno trionfato, nella classifica Under 20 Maschile, Matteo Della Fiorentina, e in quella Femminile Diana Vicari, promettenti atleti che hanno dimostrato una maturità agonistica sorprendente per la loro età, lasciando presagire un futuro brillante nel mondo del windsurf.

Per quanto riguarda lo Slalom Foil, la disciplina che unisce l'eleganza del windsurf alla leggerezza del foil, il titolo di Campione Italiano 2025 è andato di nuovo al talentuoso Giacomo Barro. La sua abilità nel "volare" sull'acqua, sfidando la gravità con grazia e potenza, ha incantato tutti. Dietro di lui l’inossidabile Christopher Frank, che si dedica anche ad allenare le giovani leve del Planet Sail Bracciano, anche loro in regata, e Gabriele Prosperi al primo anno tra i “grandi” e di sicuro futuro. Nella categoria Under 20, sempre Foil, di nuovo ha trionfato Matteo Della Fiorentina, che attendiamo il prossimo anno nella categoria Open, seguito dal giovanissimo (15 anni appena fatti), Arturo Schininà, che ha preceduto ragazzi più grandi di lui, e la sorpresa Guido Mattia Obino che ha iniziato da soli 2 anni la disciplina Foil.

Nelle giovani ragazze si è visto il trionfo di una scatenata Martina Focante da Roma che ha vinto tutte le tappe di questo stupendo Campionato Italiano 2025.

C’è qualcosa di magico nell’aria, nei minuti che precedono la partenza.Lo sport legato al vento vive di quella “pausa”: il silenzio che precede il fruscio della vela, l’orecchio teso che cerca la minima variazione, l’anima che si tende come un arco. È in quella sospensione che ognuno sente, nella propria pelle, l’attesa del soffio giusto. Si guarda l’orizzonte. Le onde sembrano ferme, quasi in attesa anche loro. Si controlla la vela, si ascolta il respiro del mare. C’è chi ha già il cuore in equilibrio, pronto a scattare appena il vento lo chiamerà.

Perché il windsurf non è solo planare veloce, non è solo fornire potenza alla vela. È stare sospesi fra speranza e desiderio, fiducia che il vento prenda forza, che il mare mostri la sua voce. È aspettare la giusta intensità del vento, quella che trasforma il sogno in realtà, che libera tutta l’energia che ci ha tenuto col fiato sospeso. E quando finalmente arriva il vento – quello giusto, deciso – l’esplosione di emozione è istantanea. È planata, è velocità, è vento che diventa musica, tavola che diventa estensione del corpo, dell’anima.

Finalmente si vola sull’acqua, con il cuore che batte forte, le mani che stringono il boma, gli occhi che bruciano di gioia. 

Perché senza attesa non ci sarebbe soddisfazione. Senza “troppo poco vento” non sapremmo apprezzare il “vento giusto”.



Condividi con
Cookies Settings